Il tiramisù (o in veneto tirame su) è uno dei dolci italiani più diffuso al mondo. È un dessert al cucchiaio a base di savoiardi inzuppati nel caffè e crema di mascarpone.
Ingredienti:
- 4 uova intere
- 150 g di zucchero
- 500 g di mascarpone
- 2 pacchi di savoiardi o pavesini (a vostra scelta)
- 1 pizzico di sale
- 1 cacao in polvere
- scaglie di cioccolata fondente (opzionale)
Preparazione:
Prendere due tegliere e separarci gli albumi delle uova dai tuorli. Aggiungiamo nella tegliera con i tuorli lo zucchero e amalgamare bene con lo sbattitore. Aggiungere in seguito il mascarpone e amalgamare anche quest’ultimo bene. Dopodichè aggiungere un pizzico di sale alla tegliera con gli albumi e montarli bene. Aggiungeri gli albumi montati con il mascarpone e amalgamare il tutto, ora abbiamo la crema volendo possiamo aggiungere scaglie di cioccolata per dargli un pò di gusto in più.
Adesso preparare il caffè per bagnare i savoiardi o pavesini da voi scelti. Con una macchinetta del caffè da tre tazze ne basteranno due, mettere in un recipiente, aggiungere un pò d’acqua e zucchero e piano piano bagnare i savoiardi o i pavesini. Fare uno strato di savoiardi o pavesi e uno di crema, e continuate cosi fino ad esaurimento della crema o dei pavesini.
Sull’ultimo strato aggiungere il cacao spolverato. Infine mettere in frigo e dopo un’oretta è pronto per essere servito.
Storia:
Secondo alcune testimonianze, il tiramisù sarebbe nato a Treviso al ristorante “Le Beccherie” dalle mani del pasticciere Roberto Linguanotto detto Loli.
Altre versioni e racconti in merito portano l’ideazione del dolce a Siena: i pasticceri lo avrebbero creato in onore di Cosimo III in occasione di una sua visita alla città. Questa versione sembrerebbe essere più attendibile dato che questo dessert veniva preparato in alcune pasticcerie del Veneto e Friuli già nel 1974-75. L’abbinamento tra la crema di mascarpone e caffè ha quindi origini ben più lontane del 1981, l’utilizzo dei savoiardi è comunque più recente e sembrerebbe sia stata opera di una casalinga che non disponeva della classica torta di pan di spagna.